La Bignonia
- Andrea Marinelli
- 13 lug 2020
- Tempo di lettura: 2 min
Dal mese di luglio in poi si possono vedere dei fiori, lungo muri, facciate di case, pergole, posati con grazia su una siepe, arrampicati su una tettoia o su una ringhiera del balcone, a forma di tromba dal colore giallo arancione, o rosso, si tratta della Bignonia. I ciuffi di fiori pendenti sono circondati da foglie ricche e pennate e in termini di aspetto ha tutte le caratteristiche di una pianta tropicale probabilmente e quindi delicata e poco resistente alle intemperie!

Niente affatto, è una pianta rampicante assolutamente forte e ambientata in Italia. È, come dicevo, adatta per balconi e terrazze, ad esempio, per nascondere la ringhiera o per creare una privacy, predilige una posizione soleggiata con un buon circolo d'aria posizionandola possibilmente da est e ovest. La Bignonia attrae molti insetti impollinatori tipo le api e i bombi, ma allo stesso modo e, questo rimane un vero lato negativo, tante formiche.
Si può coltivare anche in contenitore, ma è necessario che abbia una dimensione minima di 50 × 50 × 50 cm e un buon drenaggio. Bellissima davvero accostare la Bignonia a piantine annuali come, le petunie, o a palme e piante mediterranee.

Nei primi anni, se d'inverno fa molto freddo, è raccomandata una protezione come coprire il vaso con tela di sacco, involucro di bolle o una stuoia di bambù e riempire gli spazi con foglie, paglia o polistirolo. Occasionalmente, scongiurato il pericolo di gelo, non dimenticare di somministrare una moderata quantità di acqua. Per la potatura aspettiamo l'inizio di marzo. Tutti i germogli laterali provenienti dai germogli principali dovremmo accorciarli da 5 a 10 cm (da 2 a 3 gemme) e possiamo dare del fertilizzante per fiori a lunga cessione. Durante la crescita, i germogli devono essere guidati sui dispositivi di supporto e maneggiati con cura.
Andrea Marinelli
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